​Ondata di freddo: aggiornamento del 26 febbraio
Consorzio
​Ondata di freddo: aggiornamento del 26 febbraio Consorzio

Situazione e osservazioni

L'irruzione fredda

Nel corso delle prime ore di domenica 25 febbraio la massa d'aria molto fredda di origine artica-continentale, sospinta da forti venti di Grecale, ha fatto il suo ingresso sulla nostra regione a partire dai settori appenninici settentrionali e orientali per poi investire rapidamente tutto il territorio nel corso della mattinata di lunedì 26.  
Tutti i termometri delle stazioni meteo toscane hanno infatti registrato in 24 ore un progressivo e continuo calo delle temperature di circa 10-12 °C (vedi grafici relativi a Università di Firenze, Foce a Giovo a 1675 metri in Appennino e isola della Gorgona).

Le temperature osservate

 
  Temperature minime osservate il
26 febbraio mattina in Toscana
  Figura 2 accumulo di neve al suolo domenica nel comune di Sambuca Pistoiese (foto di Giorgio Bartolini)
  Accumulo di neve domenica nel comune di
Sambuca Pistoiese (foto di Giorgio Bartolini)
Le temperature si sono quindi portate diffusamente su valori attorno o inferiori a 0 °C su tutte le zone di pianura, anche lungo il litorale e in Arcipelago, tra -3 e -6 °C sulle zone di collina e tra -10 °C e -15 °C in montagna.  
Il valore più basso per ora registrato è di ben -19.2 °C osservato sul monte Gomito a 1892 metri alle ore 7:30 della mattina di  lunedì 26 febbraio. In pratica, ad eccezione di pochissime stazioni costiere in Arcipelago, su tutta la regione si sono avuti valori inferiori a 0 °C.

Veramente eccezionali risultano anche le temperature massime registrate nel pomeriggio di lunedì: attorno a 1-3 °C lungo le coste, attorno a 0 °C sulle pianure interne, tra -3 e -6 °C in collina, mentre in alta montagna si osservano valori compresi tra -9 e -15 °C. 

Le nevicate

L'ingresso di questa massa d'aria è stata anche accompagnata da nevicate sparse su buona parte del territorio fino a quote di pianura. Come di consueto con gli ingressi di perturbazioni da Nord Est, le nevicate sono state insistenti e abbondanti sui settori appenninici e in particolare sulle zone esposte verso l'Emilia-Romagna come l'Alto Mugello e alcune vallate dell'Appennino pistoiese, dove il manto nevoso, complici anche le nevicate dei giorni precedenti, ha raggiunto anche lo spessore di un metro.
Sul resto del territorio le nevicate sono risultate decisamente meno intense e abbondanti ma hanno comunque favorito accumuli al suolo fino a quote di pianura in maniera diffusa sulle zone centro meridionali (province di Siena e Arezzo, sull'entroterra grossetano e sulla parte centro-meridionale della provincia di Pisa) e fino a quote di bassa collina sulle provincia di Livorno, lungo la costa grossetana e in Arcipelago.
Fenomeni scarsi, come di consueto in questo tipo di configurazione, si sono osservati sulle zone più protette dall'Appennino, come il Valdarno e la Versilia, dove si è visto sì cadere la neve ma non si sono osservati accumuli rilevanti. 

 

Prossimi giorni

Il gran freddo è destinato a durare almeno fino a tutta la giornata di mercoledì, mentre giovedì è invece prevista una lenta risalita delle temperature in quota; tuttavia per tutta la giornata permarranno al suolo temperature molto rigide, in particolare sulle zone centro settentrionali.

Il picco del freddo

  • Montagna, collina e zone costiere: su queste zone probabilmente il picco del freddo si avrà nel corso della prima mattinata di martedì, con valori che potranno risultate in ulteriore calo di 1-2 °C rispetto a quelli osservati nella mattina di lunedì. Non si esclude che in alta montagna, attorno a 1800-1900 metri si possano toccare picchi fino a - 20 °C, mentre in collina, tra 300 e 600 metri saranno possibili valori compresi tra -6 e -10 °C.
  • Pianure interne e fondovalle appenninici: su queste zone probabilmente il picco del freddo si avrà invece nella mattina di mercoledì quando sul Valdarno e in generale sulle pianure interne si potranno avere valori tra -5 e -8 °C, o anche fino a -10 °C sulle zone di pianura interessate delle nevicate di domenica, come per esempio sull'aretino; non esclusi valori minimi inferiori ai -10 °C nelle nei fondovalle più riparati dal vento, in particolare  Chianti, Val di Chiana, Val d'Orcia, Garfagnana, Lunigiana, Val Tiberina, alto Mugello e Casentino.

In arrivo nevicate?

Probabilmente sì: giovedì è infatti confermato l'arrivo di una perturbazione che porterà precipitazioni diffuse, più abbondanti sulle zone centro settentrionali; pur essendo alimentata da aria decisamente più mite, quando arriverà sulla nostra regione troverà un ampio strato di aria molto fredda sopra la quale sarà costretta a "scivolare". Sulla base delle ultime uscite dei modelli molto probabilmente le precipitazioni risulteranno nevose fino in pianura su gran parte della regione, in particolare sulla zone interne e su quelle centro settentrionali, almeno fino alla prima parte del pomeriggio. Se questa evoluzione dovesse essere confermata si potranno avere accumuli di neve significativi su buona parte della pianure interne centro settentrionali, Valdarno e piana di Firenze Prato e Pistoia comprese. 
 

Tenersi aggiornati

Data la complessità della configurazione meteorologica attesa e la distanza temporale soprattutto per le possibili nevicate di giovedì la previsione potrà essere soggetta a cambiamenti.
Vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti su:
 
Per comprendere la configurazione atmosferica alla base di questa ondata di freddo si veda: 
Stratwarming confermato: ondata di freddo in Europa