Una campagna di misura sulla plastica in mare
Consorzio
Una campagna di misura sulla plastica in mare Consorzio
 
  Fonte: Commissione Europea - Marine Strategy  

Lunedì 8 settembre avrà inizio la missione "Plastic Pelagos" per lo studio dell'inquinamento da plastiche nel Mar Mediterraneo, organizzata da ISPRA e dall'Università di Siena nell'ambito del progetto Plastic Busters, e a cui parteciperà anche il LaMMA.

La nave oceanografica Astrea, di proprietà dell’Ispra, partirà dal porto di Livorno con a bordo diversi gruppi di ricerca italiani e francesi impegnati nello studio dell’impatto delle materie plastiche sull’ambiente marino. 
Il gruppo di ricercatori che parteciperanno alla missione appartiene a vari istituti, quali l’Università di Siena, ISPRA, IFREMER e il Gruppo di studio sulle Tartarughe Marine del Museum National d'Histoire Naturelle di Parigi,  l’Università di Ferrara, oltre al Consorzio LaMMA.
La missione attraverserà le aree più sensibili del Santuario Pelagos, toccando La Spezia, Genova, San Remo, facendo tappa nei  porti della Corsica, l’Asinara, Elba e Capraia, per poi tornare a Livorno il 18 settembre.
 

Obiettivi della missione e contributo del LaMMA

La missione “Plastic Pelagos” darà l’opportunità di raccogliere dati sulla presenza delle plastiche e sugli effetti da queste determinati negli organismi marini. 
La missione è anche un'opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori commerciali, industriali e turistici con cui l'equipaggio di Astrea verrà a contatto nei porti. Le plastiche sono infatti tra i principali inquinanti del Mar Mediterraneo e rappresentano una grave minaccia per l’ambiente marino e per gli organismi che lo abitano.
La rilevanza di questo problema è attestata anche dalla presenza del “Marine Litter” all'interno degli 11 descrittori di valutazione dello stato di salute del mare stabiliti dalla Marine Strategy.
Modello di corrente
Il LaMMA è chiamato in causa innanzitutto per la scelta dei punti di campionamento, grazie alla modellistica delle correnti che permette di valutare quali sono le aree in cui possono esserci maggiori concentrazioni di microplastiche. Un'indicazione preziosa per i ricercatori che si occupano di valutare l’incidenza di inquinanti, frammenti di plastica e metalli pesanti su pesci e organismi marini. Un'occasione per il Consorzio anche per testare sul campo le prestazioni delle proprie catene modellistiche relative al moto ondoso e all’idrodinamica.
 

Incontro all'Acquario di Genova

La sera del 9 settembre, presso l’acquario di Genova, la professoressa Maria Cristina Fossi, dell’Università di Siena, il professor François Galgani, di Ifremer e la dottoressa Teresa Romeo dell’ISPRA e Chiara Lapucci del LaMMA terranno un incontro per illustrare gli obiettivi della spedizione e la situazione dell’inquinamento da plastiche nel Mar Mediterraneo.

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