L'allerta in Maremma e le inesattezze della stampa
Consorzio
L'allerta in Maremma e le inesattezze della stampa Consorzio
Uscita stampa del 16 ottobre
 
Rettifica del 17 ottobre
 
Sintesi criticità per il 14/10

Il 14 ottobre 2014 la Toscana è stata teatro di precipitazioni particolarmente intense che in Maremma hanno provocato l'esondazione di alcuni torrenti del reticolo minore con ingenti danni per il territorio e purtroppo due vittime. Della questione si sono occupati abbondantemente gli organi di stampa. In alcuni articoli pubblicati sui quotidiani del 16 ottobre sono state riportate delle gravi inesattezze sul funzionamento del sistema di allertamento regionale;  inesattezze che a seguito alle precisazioni della protezione civile e dello stesso Consorzio LaMMA sono state poi rettificate.

Non è la prima volta che accade che la stampa pubblichi informazioni diverse da quelle contenute nei documenti ufficiali, questa volta però si è arrivati al punto che la mappa della criticità previste per il giorno dell'evento sia stata confusa con quella del giorno successivo, riportando che era stato fatto un "clamoroso errore" di previsione.  Dato che alcuni documenti non sono di pubblico accesso, ci sembra utile riportare una sintesi di quanto pubblicato su alcuni articoli e di quanto invece era effettivamente contenuto nei documenti ufficiali. 

 

L'evento sulla stampa e nei documenti ufficiali

Nella giornata del 14 ottobre 2014 nelle aree meridionali della regione si sono verificate precipitazioni molto intense che hanno localmente superato i 140 millimetri in pochissime ore. Le piogge hanno provocato repentini innalzamenti idrometrici, registrati nei bacini dell'Albegna e del Fiora; nella zona tra Albinia e Manciano (GR) il torrente Elsa, affluente dell'Albegna, è esondato.  
 
Su alcuni giornali è stato erroneamente riportato che nessuna criticità su quelle aree era stata prevista.  Un articolo del 16 ottobre uscito sul Tirreno, edizione di Grosseto, “Nessuna criticità prevista nelle zone poi devastate”,  e uno su  Repubblica-Firenze del 16 ottobre, contengono delle dichiarazioni dalle quali emerge che non ci sarebbe stata nessuna emissione di allerta nelle zone della Maremma colpite dalle piogge intense. 
Nell'articolo del Tirreno è stata perfino pubblicata una mappa sbagliata, estratta dal bollettino di sintesi delle criticità che viene diffuso a tutti i soggetti della catena di protezione civile regionale. Lo sbaglio grossolano consiste nell'aver descritto le criticità previste per il giorno dell'evento utilizzando la mappa relativa al giorno successivo. Nella mappa pubblicata dal Tirreno (vedi sotto) i comuni del grossetano teatro delle alluvioni appaiono verdi, ovvero non si prevede alcuna criticità e quindi nessuna allerta (questo perchè effettivamente nessuna criticità era prevista per il giorno successivo) come riporta il titolo dell'articolo. 
 La mappa delle criticità del 15/10  erroneamente riferita al 14/10   
 

In realtà i documenti emessi all'interno della catena operativa contenevano una corretta previsione delle criticità per la Maremma.  Il bollettino di vigilanza meteorologica, emesso martedì mattina e accessibile a tutti dal sito del CFR, parlava di temporali forti con cumulati sopra i 100 millimetri nell'area della Maremma; stesso dicasi per i documenti ad accesso riservato al personale di protezione civile, sindaci compresi. La sintesi delle criticità riportava per il 14 ottobre una mappa di criticità di livello arancio relativamente al rischio idrogeologico-idraulico, ovvero criticità moderata, su tutta l'area della Maremma, con indicazione degli effetti al suolo; i monitoraggi, effettuati ogni 6 ore dai meteorologi, contenevano aggiornamenti su cumulati previsti e sulla durata dell'evento che si sono dimostrati aderenti a quanto successo.

 
Le due testate del Il Tirreno e La Repubblica  hanno poi rettificato, pubblicando le informazioni corrette. 
 

Per concludere... 

Senza esonerare nessuno dalle responsabilità derivanti dal ruolo che riveste, istituzionale, politico, sociale, è importante che tutti contribuiamo a diffondere una cultura "scientifica" delle previsioni meteorologiche.  Per quanto infatti oggi le previsioni siano molto più performanti che in passato restano sempre approssimazioni della realtà, quindi per loro natura incerte. Anche in allerta non è escluso che si possa sbagliare.
Questa volta, però, le previsioni erano corrette.  
 

Riferimenti utili