Inverno: nuovi segnali dalla stratosfera
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Inverno: nuovi segnali dalla stratosfera Consorzio
Un aggiornamento sulla tendenza meteo del prossimo mese di gennaio in cui sembrano aumentare le probabilità di un "Major Warming" stratosferico capace di causare a partire dalla seconda metà di gennaio un bimestre con anomalie termiche negative.  Di seguito una descrizione della situazione.
Attualmente il vortice polare stratosferico risulta moderatamente disturbato ad opera di un “displacement”, come confermano i valori di NAM (North Annular Mode) alla 10 hPa (corrispondenti ad una quota di 28-30 Km) che sono lievemente negativi (-0.1 in data 22 dicembre 2012). Nei prossimi giorni i vari modelli confermano un importante riscaldamento, addirittura superiore ai 50 gradi in 7 giorni, come mostra la figura a fianco.

Il vortice polare stratosferico tenderà pertanto a subire un'ulteriore e significativo riscaldamento con una brusca interruzione della circolazione zonale (antioraria); in pratica si assiste, a partire dalla medio-alta Stratosfera (10 hPa), ad un'inversione dei venti ovest-est e del gradiente termico nord-sud. E' ancora presto comunque per valutare se questa forte disturbo della circolazione zonale stratosferica sia sufficiente o meno per poter parlare di Major Warming. Ricordiamo infatti che i requisiti per questo tipo di anomalia sono l'inversione del gradiente termico anulare tra polo e 60 gradi nord con una circolazione dei venti orientale, oppure è necessario che il NAM alla 10 hPa sia inferiore a -3.0.
In attesa comunque di verificare l'entità dell'anomalia e quindi anche della bontà della nostra anticipazione (bollettino del 19 Dicembre 2012), appare interessante verificare l'origine della stessa.

L'origine dell'anomalia stratosferica
Normalmente questo tipo di disturbo si ripercuote dall'alto verso il basso finendo per coinvolgere anche il vortice troposferico, quello più direttamete legato alle sorti meteorologiche del nord emisfero. Ma perché i venti e il gradiente termico stratoferico subiscono queste brusche inversioni?
La causa, nella maggior parte dei casi, è di origine troposferica; infatti la presenza di importanti e persistenti figure anticicloniche determina un disturbo alla circolazione zonale con il flusso che tende a meridianizzarsi. Tale segnale di disturbo si trasmette poi in stratosfera impattando sul vortice polare. In questo caso l'importante figura anticiclonica in troposfera è rappresentata dall'Anticiclone Russo-Siberiano che già da ottobre favoriva valori termici inferiori alle medie e valori di pressione superiori. E' infatti cronaca recente l'eccezionale ondata di aria fredda che da settimane staziona sulla Russia con temperature tra le più basse degli ultimi 80 anni.
Di seguito riportiamo l'analisi di 18 episodi di vortice stratosferico debole fatta da Baldwin.

In questa immagine, che presenta le anomalie di NAM a vari livelli, si nota come il primo impulso sia di origine troposferica (circa 10 giorni di anticipo rispetto al disturbo principale stratoferico). L'anomalia stratosferica è poi seguita da circa 60 giorni con forte meridianizzazione del flusso troposferico.
Seguendo questo schema si può ipotizzare che il disturbo stratosferico previsto intorno all'Epifania (sempre che si tratti di Major Warming) possa causare un bimestre con anomalie termiche nel complesso negative a partire dalla seconda metà di gennaio. Appare pertanto interessante seguire gli sviluppi dei prossimi giorni e soprattuto verificare se la prevista anomalia stratosferica sarà degna di essere definita “MAJOR WARMING”.

Per approfondire:
Previsioni Stagionali LaMMA 
Previsioni stagionali - Glossario dei termini