Provincia di Livorno - Bollettino Vite Integrato del 2024-05-09

Fenologia

La fase fenologica prevalente è "grappoli separati".

Peronospora

In alcuni vigneti, sono stati osservati i sintomi dell'infezione primaria. I modelli previsionali, infatti, indicano possibili infezioni in concomitanza delle piogge dei giorni scorsi. Pertanto, date le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli e le precipitazioni avvenute e quelle previste, esiste la probabilità che si verifichino infezioni severe. Laddove non siano stati ancora rilevati sintomi, è necessario mantenere la vegetazione coperta, impiegando sostanze attive citotropiche (es. cyazofamid, mandipropamide, oxathiapiprolin) in miscela con quelle di contatto (es. sali di rame, folpet, dithianon). Nel caso in cui siano stati rilevati sintomi, si consiglia l'uso di miscele con sostanze attive stoppanti (es. cymoxanil) o anche a maggior persistenza (es. fluopicolide, zoxamide). Nelle aree dove la vegetazione risulta maggiormente sviluppata è possibile utilizzare sostanze attive sistemiche ambimobili (es. fosetyl-Al, fosfonati). In caso di dilavamento, ripristinare la copertura e mantenere dosi piene e turni stretti.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Regione Toscana L.R. 25/99

Annata Agraria 2024

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Limitazioni d'uso
(1) Strobiruline: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(3) Folpet, Dithianon, Fluazinam: complessivamente max 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, in alternativa tra loro.
(4) CAA: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(5) Cimoxanil: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
(6) Cyazofamid, Amisulbron: complessivamente max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Folpet (3) (7) Fosfonati (Fosfonato di potassio, Fosfonato di disodio, Fosetil-Al): complessivamente max 10 interventi all'anno, di cui max 5 con Fosfonato di potassio e max 7 con Fosfonato di disodio.
Dimetomorf (CAA) (4) (9) Zoxamide: max 4 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1) (10) Fenilammidi: max 3 interventi all'anno.
Metalaxil (CS) (Fenilammidi) (10) (13) (12) Ametoctradina: max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Iprovalicarb (CAA) (4) (13) Fluopicolide, Metalaxil: max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Mandipropamide (CAA) (4) (17) Oxathiapiprolin: max 2 interventi all'anno e usare in miscela con s.a. a diverso meccanismo d'azione.
Valifenalate (CAA) (4)
Fosetil-Al (7) Soglie e criteri di intervento
Fosfonato di disodio (7) Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Metalaxil-M (Fenilammidi) (10) Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.
Benalaxil-M (Fenilammidi) (10)
Fosfonati di potassio (7)
Amisulbron (6)
Cyazofamid (6)
Fluopicolide (CS) (13)
Cimoxanil (5)
Zoxamide (9)
Dithianon (3)
Ametoctradina (12)
Fluazinam (3)
Oxathiapiprolin (17)

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Nei vigneti particolarmente soggetti agli attacchi di questo parassita e laddove si sono manifestate infezioni tardive nella scorsa annata, il rischio di infezione è in aumento. In questi casi, è possibile effettuare interventi con prodotti di contatto specifici (es. meptyl dinocap) e anche sistemici  (es. IBE) se la vegetazione è particolarmente sviluppata. Negli altri casi, usare zolfo a dosi medie in polvere bagnabile o liquido.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Principi attivi  e ausiliari Limitazioni d'uso
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
(1) Strobiruline (Azoxystrobin, Trifloxystrobin, Pyraclostrobin): max 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità.
Bicarbonato di potassio (18) IBE: max 3 interventi all'anno indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con IBE CS (Candidati sostituzione).
Olio essenziale di arancio dolce (4) Bupirimate, Proquinazid, Pyriofenone (CMR): massimo 2 interventi complessivi all'anno
Laminarina
Bacillus pumilus
Cerevisane
(5) Spiroxamina: massimo 3 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità
COS-OGA (7) Meptyldinocap: max 2 interventi all'anno.
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo + Geraniolo + Timolo
(8) Pyriofenone (CMR), Metrafenone: max 3 interventi complessivi all'anno, indipendentemente dalle avversità; Pyriofenone max 2 interventi.
Azoxystrobin (Strobiruline) (1) (9) Cyflufenamide: max 2 interventi l'anno, indipendentemente dalle avversità.
Trifloxystrobin (Strobiruline) (1) (12) SDHI (Boscalid, Fluxapyroxad): complessivamente max 2 interventi all'anno, indipendentemente dalle avversità, di cui max 1 con Boscalid.
Pyraclostrobin (Strobiruline) (1)
Penconazolo (IBE) (18) Soglie e criteri di intervento
Tebuconazolo (IBE) (CS) (18) Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento.
Tetraconazolo (IBE) (18)
Difenoconazolo (IBE) (CS) (18)
Mefentrifluconazolo (IBE) (18)
Spiroxamina (5)
Bupirimate (4)
Meptyldinocap (7)
Metrafenone (8)
Boscalid (SDHI) (12)
Cyflufenamide (9)
Fluxapyroxad (SDHI) (12)
Proquinazid (4)
Pyriofenone (4) (8)

Tignoletta della vite

Nessuna cattura. Per coloro che non avessero ancora provveduto, si consiglia di posizionare le trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.

Provincia di Livorno - Bollettino Vite Biologico del 2024-05-09

Fenologia

La fase fenologica prevalente è "grappoli separati".

Peronospora

In alcuni vigneti, sono stati osservati i sintomi dell'infezione primaria. I modelli previsionali, infatti, indicano possibili infezioni in concomitanza delle piogge dei giorni scorsi. Pertanto, date le condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli e le precipitazioni avvenute e quelle previste, esiste la probabilità che si verifichino infezioni severe. Inoltre, le piogge recenti potrebbero aver dilavato i prodotti utilizzati in precedenza. E' necessario mantenere la vegetazione coperta, impiegando prodotti a base di rame e anche altre sostanze attive, come l'olio essenziale di arancio dolce (a sporulazione avvenuta) e cerevisane.  In caso di dilavamento, ripristinare la copertura e mantenere dosi piene e turni stretti.

Principi attivi e ausiliari
Prodotti rameici
Olio essenziale di arancio dolce
Cerevisane
Laminarina
Soglie e criteri di intervento
Fino alla pre-fioritura: intervenire preventivamente sulla base della previsione delle piogge o prima dello scadere del periodo di incubazione.
Dalla pre-fioritura in poi: le strategie di controllo sono in relazione alla comparsa o meno della malattia e all’andamento delle condizioni climatiche.

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Cliccare nel seguente link per accedere ad una galleria fotografica dei sintomi della peronospora.

Oidio

Nei vigneti particolarmente soggetti agli attacchi di questo parassita e laddove si sono manifestate infezioni tardive nella scorsa annata, il rischio di infezione è in aumento. In questi casi, è necessario effettuare interventi con prodotti a base di zolfo in polvere bagnabile o liquido, eventualmente abbinandolo a COS-OGA o Bacillus pumilus.

Principi attivi e ausiliari
Ampelomyces quisqualis
Zolfo
Bicarbonato di potassio
Olio essenziale di arancio dolce
Laminarina
Cerevisane
COS-OGA
Bacillus pumilus
Bacillus amyloliquefaciens
Eugenolo+Geraniolo+Timolo
Soglie e criteri di intervento
Nelle zone ad alto rischio nella fase di prechiusura del grappolo sono da preferire le applicazioni con zolfo polverulento

Per saperne di più scaricare la scheda descrittiva.

Tignoletta della vite

Nessuna cattura. Per coloro che non avessero ancora provveduto, si consiglia di posizionare le trappole per il monitoraggio degli adulti nel vigneto.

Note

Note informative e metodologiche

I bollettini sono redatti dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa.

Il servizio viene erogato in osservanza in base a quanto previsto dal D.L. 150/2012 “Attuazione della Direttiva 128/2009 CE che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.

L’obiettivo perseguito è quello di fornire alle aziende agricole supporti tecnici per l’applicazione delle prescrizioni di difesa integrata introdotti dal PAN, in ottica di sistema di supporto alle decisioni, che rimangono comunque di esclusiva competenza delle aziende.

I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree viticole, usando come vitigno di riferimento il Sangiovese (laddove possibile). Oltre alla fase fenologica, vengono rilevate intensità e diffusione delle principali avversità.

I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine dedicate del portale.