Pioggia latitante, siccità e qualità dell'aria
Consorzio
Pioggia latitante, siccità e qualità dell'aria Consorzio
 
 
  Alpi Apuane, cava delle Cervaiole
(foto di Fabrizio Barbato)
 
Il mese di dicembre continua ad essere caratterizzato da tempo mite e da poca pioggia e nessun elemento, ad oggi, ci porta a considerare la possibilità che questa tendenza si inverta a breve.
Le condizioni prevalenti di alta pressione ci accompagneranno probabilmente ancora per giorni con l'arrivo soltanto di qualche debole perturbazione.
 
Le conseguenze di questo eccezionale perdurare dell'alta pressione riguardano principalmente la disponibilità di acqua e la qualità dell'aria.
L'assenza di vento e pioggia provoca il ristagno dell'inquinamento e sta portando all'accumulo di sostanze inquinanti in molte città, anche toscane.
 

Situazione siccità

Per quanto riguarda la siccità, ad oggi, si prospetta un 2015 con deficit di precipitazione in molte regioni d'Italia, Toscana inclusa, a causa della pochissima acqua caduta negli ultimi 50 giorni. 
Il periodo autunnale, tra settembre e novembre, è quello in cui cade la maggior quantità di acqua sul nostro territorio, con novembre che è in assoluto il mese più piovoso dell’anno.
Nel mese scorso le piogge sono invece state decisamente scarse; in media sulla regione si è accumulato un deficit dell'80% e ci sono stati in media 6 giorni piovosi in meno della norma.
 
L'invaso di Bilancino chiude il mese con circa 48 milioni di m3. Al 30 Novembre dell'anno scorso era poco meno di 60 milioni di m(Fonte Publiacqua).
Le portate dei corsi d’acqua, rispetto ai dati a disposizione (dal 1983), risultano ovunque nettamente inferiori alla media con valori assoluti molto simili a quelli estivi. 
 
Se le condizioni meteo non dovessero cambiare nei prossimi mesi si profilerebbe una situazione simile a quella del biennio 2011-2012, con una delle siccità più estese e prolungate dalla metà degli anni ’50.
Si spera che nel 2016 si abbia una inversione di tendenza, affinchè le falde acquifere possano recuperare. 
Per approfondimenti e aggiornamenti vedere le pagine dedicate al monitoraggio della siccità in Toscana.
 

Le cause di questa anomalia

Questa anomalia dipende dall'eccezionale forza del vortice polare con le intense perturbazioni che transitano solo sul nord Europa.
L'immagine mostra le anomalie termiche alla quota di 1500 metri (850 hPa) osservate i primi 15 giorni di Dicembre. 
 
In tutte le aree continentali dell'emisfero nord situate a latitudini medio-alte prevalgono temperature più alte del normale (aree in rosso).
In questa configurazione vengono a mancare gli scambi meridiani che ridistribuiscono il calore tra le zone polari e quelle tropicali.
 
Interessante notare come le uniche zone dove le onde hanno agito in senso depressionario sono il nord Atlantico e il Pacifico settentrionale (dove, appunto, si riscontrano anomalie negative di temperatura; aree blu-viola).
Infine sono da mettere in evidenza le temperature più basse del normale su parte dell'Africa e su gran parte del Medio Oriente. In questo caso il freddo è conseguenza dell'anomalo spostamento verso nord delle alte pressioni dinamiche (in special modo in Europa), spostamento che favorisce il richiamo di fredde correnti continentali verso Medio Oriente e Africa.
 

Previsioni per Natale

L'immagine mostra la probabilità, nel giorno di Natale, di avere in quota (850 hPa e cioè intorno a 1500 metri) temperature più alte o più basse rispetto alla norma a livello europeo. 
Come si vede predomina il colore arancione che sta a significare un Natale un po' più caldo del normale su gran parte d'Europa.
Ci possiamo aspettare una svolta nei giorni successivi?
Almeno fino alla fine dell'anno no.
Ci attendono quindi giornate tra sole, nuvole, nebbie, pioviggini in alcune zone, con temperature insolitamente miti, soprattutto in montagna.