La mancata pioggia di dicembre
Consorzio
La mancata pioggia di dicembre Consorzio

Se a novembre, che sulla carta è il mese più piovoso dell'anno, le piogge sono state decisamente scarse, la situazione non è per niente migliorata a dicembre, e gli indici di monitoraggio della siccità iniziano a mostrare ovunque segnali negativi.

Con valori medi regionali di circa -90% dicembre si aggiudica il primato di mese più secco dell’anno, seguito da novembre (-78%) e settembre (-70%). 

Le precipitazioni nei capoluoghi sono state ovunque nettamente inferiori alla media del periodo, con oscillazioni tra -76% di Livorno e -99% di Arezzo, città in cui la pioggia è praticamente stata assente.

Anche per quanto riguarda i cumulati da inizio anno tutte le stazioni considerate si attestano sotto i valori medi (anche se il valore di Pisa è quasi nella norma).
 

Gli indici di siccità  

La forte scarsità di pioggia di dicembre è evidente anche attraverso l’indice SPI (Standardized Precipitation Index)
Nel brevissimo periodo (SPI a 1 mese) tutti i capoluoghi versano in condizioni di siccità estrema, eccetto Livorno che si mantiene sulla classe subito precedente (siccità severa).

Nelle altre scale temporali (a 3, 6, 12 e 24 mesi), comunque, i valori continuano a scendere, facendo passare diverse stazioni nelle classi di deficit più o meno forti, soprattutto sul lungo periodo (12 mesi), dove 5 stazioni risultano affette da siccità moderata e una da siccità severa.
 
Valori dell'indice SPI a 1, 3, 6, 12, 24 mesi - da monitoraggio della siccità in Toscana  

Acque sotterranee e superficiali

A risentirne è naturalmente anche il livello dell’invaso di Bilancino, che chiude il mese in ulteriore diminuzione rispetto ai valori di fine Ottobre (47.52 milioni di m3) e con poco più della metà della sua capacità massima di 84 milioni di m3 (Fonte Publiacqua).
Invaso di Bilancino - Fonte Publiacqua
Le portate dei corsi d’acqua, rispetto ai dati a disposizione (dal 1983), risultano ovunque paragonabili a quelli estivi e molto al di sotto della media, tranne che nella stazione dell’Elsa e dell’Ombrone grossetano. Inoltre per il Serchio e l’Ombrone pistoiese i dati risultano al di sotto del deflusso minimo vitale.
 
I livelli delle falde sotterranee si attestano, in 6 stazioni di misura, molto al di sotto della media degli ultimi 10 anni, anche se non raggiungono il minimo storico; nelle altre stazioni, invece rientrano nella fascia della media o addirittura sono superiori (Bientina e Campiglia Marittima) (dati del Servizio Idrologico Regionale).
 

Prospettiva

In sintesi, quindi, l’acuirsi della scarsità di acqua disponibile potrebbe diventare un problema per il settore agricolo, ma non solo, se le piogge continueranno a scarseggiare.
Se le condizioni meteo non dovessero cambiare nei prossimi mesi si profilerebbe una situazione simile a quella del biennio 2011-2012, con una delle siccità più estese e prolungate dalla metà degli anni ’50.
I dati provvisori del mese di gennaio indicano precipitazioni generalmente in media. Speriamo che sia il segnale di un'inversione di tendenza. 
Per approfondimenti e aggiornamenti vedere le pagine dedicate al monitoraggio della siccità in Toscana.