Foreste e CO2 - Inverno 2014
Consorzio
Foreste e CO2 - Inverno 2014 Consorzio

Il Bollettino Gennaio-Marzo 2014 mostra come le foreste toscane hanno reagito alle condizioni meteorologiche del periodo, sia relativamente alla fotosintesi che alla respirazione e allo scambio di CO2 e acqua.

La quantità di CO2 utilizzata dai boschi toscani per la fotosintesi (GPP - Gross Primary Production) di questi primi tre mesi del 2014 è stata pressoché ovunque superiore rispetto alla media del periodo di riferimento (1996-2008).
Fra le tipologie forestali sempreverdi (che mantengono anche d’inverno una minima attività fotosintetica) sono le querce mediterranee ad aver avuto il maggiore incremento. L’aumento della produzione è probabilmente dovuto alle temperature più alte rispetto al periodo di riferimento che hanno contribuito ad anticipare l’inizio del periodo vegetativo.

Per quanto riguarda il flusso di carbonio netto di tutto l’ecosistema (NEE, Net Ecosystem Exchange), le specie sempreverdi hanno registrato un incremento dei processi di accumulo rispetto al trimestre di riferimento ed contrazione per le caducifoglie.
Entrambi i fenomeni sono ragionevolmente determinati dalle particolari condizioni meteo che si sono registrate in questo periodo e che probabilmente hanno favorito i processi fotosintetici per quanto riguarda la prima tipologia di piante e i processi respirativi nel secondo caso.


Il lavoro rientra nell'ambito della contabilizzazione regionale degli assorbimenti di CO2 da parte delle foreste toscane. Il risultato è ottenuto grazie all’utilizzo di tecnologie innovative capaci di misurare i flussi di carbonio tramite modellizzazione (Biome-BGC+C-Fix), integrata con dati telerilevati ed ancillari (mappe di suolo, volume, meteorologiche, ecc.).

La possibilità di monitorare quasi in tempo reale l’andamento degli scambi gassosi tra vegetazione ed atmosfera di un’intera regione con un dettaglio elevato ha un’importanza rilevante in quanto permette di avere un quadro generale dello stato delle foreste e di individuare quali tipologie possono essere più vulnerabili alle variazioni climatiche e quali, invece, sono più “resilienti”.

Scarica il Bollettino Gennaio-Marzo 2014 

Vedi anche l'archivio dei Bollettini trimestrali degli assorbimenti forestali