Concordia: preparativi per il Refloating
Consorzio
Concordia: preparativi per il Refloating Consorzio
 
  Il Conquest  in arrivo dall'Olanda
trainato dal Resolve Earl
 
  Uno dei cassoni di galleggiamento
in arrivo al Giglio
Dopo l'inverno, all'isola del Giglio proseguono i lavori sul relitto della Costa Concordia in preparazione delle operazioni di refloating programmate per i prossimi mesi.
La principale attività in programma è l'installazione dei cassoni di galleggiamento sul lato di dritta del relitto, quello rimasto sommerso per oltre un anno.
 
In queste ultime settimane infatti sono stati portati avanti lavori propedeutici all’istallazione di tali cassoni, in particolare è stato rinforzato tutto il lato di dritta che risultava danneggiato e sensibilmente deformato dal lungo periodo di immersione in cui era rimasto, tra l’altro, appoggiato a due speroni di granito. 
Terminate tali attività propedeutiche si attenderà l'arrivo, previsto a breve, della Conquest, una nuova piattaforma galleggiante in arrivo dall’Olanda e attualmente ormeggiata nel porto di Piombino; tale piattaforma, che sostituirà la M30 della Micoperi che per quasi due anni ha fatto compagnia al relitto della Concordia, verrà posizionata nel corridoio di mare che separa il lato di dritta del relitto dalla costa del Giglio. Nel frattempo giungeranno sull’isola i cassoni di galleggiamento che si trovano attualmente nel porto di Livorno.
 
Parallelamente proseguono altre attività “accessorie” come la rimozione di parti pericolanti dal relitto, le consuete attività di controllo ambientale ad opera dei biologi dell’Università della Sapienza di Roma e coordinate dall'"Osservatorio", le operazioni di installazione del sistema di controllo della zavorra dei cassoni, la rimozione di materiale dal fondale sul lato di dritta della nave, le operazioni sulle catene in preparazione al refloating e le attività di rimozione del sistema  di ritenuta di prua. 
 
Un previsore LaMMA nel corso di un sopralluogo nei pressi del relitto  
Naturalmente prosegue anche il prezioso lavoro di monitoraggio e di previsione meteo-marina portato avanti dai previsori del LaMMA, che ormai da quasi due anni sono a turno in pianta stabile presso la Salvage Room (il locale nei pressi del relitto da cui dall’inizio dei lavori di recupero vengono messe a punto e guidate tutte le operazioni che avvengono nel cantiere), e le cui indicazioni previsionali (in particolare relativamente a stato del mare e intensità del vento) risultano naturalmente decisive per ogni attività in programma.