Primavera 2020: analisi e dati
Primavera 2020: analisi e dati

Conclusa da qualche giorno, la primavera 2020 (trimestre marzo-maggio) nel suo complesso ha fatto registrare valori termici leggermente sopra media e precipitazioni inferiori alla media. Presentiamo a seguito una breve analisi dell'andamento meteo-climatico del trimestre primaverile. 

 
 

TEMPERATURE 

Rispetto alla fresca primavera 2019, in Toscana, complessivamente, la primavera 2020 è stata leggermente più calda della media (anomalia di +0,7 °C rispetto al trentennio 1981-2010 e +0,4 °C rispetto alla più recente climatologia 1991-2020). Maggiore anomalia nelle temperature minime (+0,8 °C) piuttosto che nelle massime.
 
Dal 1955 a oggi trattasi della decima primavera più calda. La primavera più calda della serie è stata quella del 2007 con una anomalia di +1,7 °C.  L'ultima primavera significativamente più fresca della media (anomalia di almeno 1 °C) è stata quella del 1991.
 
 
 

Guardando ai dati delle 4 città di Firenze, Arezzo, Pisa e Grosseto, si sono osservate le seguenti anomalie nel periodo marzo-maggio:

  • Firenze:  +0,5 °C  
  • Arezzo:  +0,4 °C 
  • Pisa:     +1,0 °C
  • Grosseto: +1,0 °C.
 

Temperature sopra media soprattutto nel mese di maggio 

 
A livello regionale l'andamento termico nei diversi mesi: 
  • mese di marzo con temperature perfettamente nella media 
  • mese di aprile caratterizzato da temperature leggermente sopra la media (+0.8 °C) 
  • mese di maggio con temperature sopra media (+1.3 °C di anomalia).

 

Anomalia T. media - marzo 2020 Anomalia T. media - aprile 2020 Anomalia T. media - maggio 2020

 

 
 

PRECIPITAZIONI

Dal punto di vista delle piogge in questa primavera è piovuto un po' meno del normale sul nord, tra il 10% e il 15% di pioggia in meno (ad eccezione dei rilievi dove è piovuto anche un po' più del normale), mentre è stato più pesante il deficit di pioggia al centro-sud (tra il 20 e il 40% di pioggia in meno).  
 
Per quanto riguarda i giorni piovosi questi sono stati meno del normale, anomalie quasi ovunque tra il 20 e il 40%.
Ne deriva che sul nord il cumulato giornaliero nei giorni di pioggia è stato un po' superiore rispetto al normale. 
 
 
Anomalia % piogge - marzo 2020 Anomalia % piogge - aprile 2020 Anomalia % piogge - maggio 2020

 

Il quadro della circolazione 

Dal punto di vista della circolazione atmosferica, le prime due decadi di marzo sono state influenzate dall’intenso episodio di Stratcooling (anomalo raffreddamento e rafforzamento del Vortice Polare Stratosferico che si è conclamato verso la metà di gennaio 2020 ed è risultato il più intenso mai registrato) che ha impedito, come per gran parte dell’inverno 2019-2020, significativi scambi meridiani tra il Polo Nord e le zone temperate, evitando pertanto all’aria fredda di origine continentale di fare ingresso sul Mediterraneo centro-occidentale. Nella prima decade sono state tuttavia frequenti le perturbazioni di matrice atlantica, mentre l’alta pressione ha dominato la seconda decade.
La situazione si è capovolta a fine marzo a causa del Final Warming. Questo fenomeno stratosferico, del tutto fisiologico per la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e che porta a sostituire la tipica struttura ciclonica del Vortice Polare con un’area anticiclonica, è risultato quest’anno piuttosto intenso proprio a causa di un maggior accumulo di aria fredda occorso attorno al Polo nord nel corso degli ultimi mesi in conseguenza dell’intenso fenomeno di Stratcooling. Ne sono così scaturite sulla nostra penisola e sulla Toscana importanti irruzioni di masse d'aria di origine polare, fredde e a tratti umide e instabili, a fine marzo, più continentali, fredde e asciutte, ad inizio aprile (si veda news su ondata di freddo). Proprio tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile si sono verificati anche alcuni rilevanti episodi di gelate tardive, soprattutto nei fondivalle delle zone interne della regione.
 
Per il prosieguo di aprile hanno prevalso condizioni anticicloniche con tempo stabile e assenza di precipitazioni significative, salvo qualche passaggio perturbato di matrice atlantica nel corso dell’ultima decade; queste condizioni, insieme alla scarsa ventilazione, hanno favorito da un lato temerature elevate di giorno, ad opera della radiazione solare, e dall’altro valori termici bassi nelle ore notturne, con frequenti fenomeni di inversione termica.
La circolazione atmosferica a scala europea per il mese di maggio è stata caratterizzata dall’alternanza di blocchi anticiclonici tra la Penisola Iberica e il resto dell’Europa centro-occidentale, con l’ingresso di aria relativamente più fresca e instabile prevalentemente da Nord-Ovest. Le precipitazioni hanno interessato principalmente il centro nord della regione, mentre importanti anomalie negative hanno continuato ad interessare le zone meridionali, in particolar modo la Maremma. Dal punto di vista termico il mese di maggio ha fatto registrare complessivamente temperature superiori alla media climatologiche, soprattutto a causa di importanti anomalie positive delle temperature superficiali delle acque dell’Oceano Atlantico.