Dal satellite le aree bruciate nell'incendio di Castiglione
Consorzio
Dal satellite le aree bruciate nell'incendio di Castiglione Consorzio
Immagini aerea dell'area incendiata
A - Immagine in falsi colori satellite Sentinel 2A, 3 luglio 2017. 
Le aree vegetate appaiono in rosso.
Le aree bruciate appaiono in verde scuro.
 
B - Immagine in falsi colori satellite Sentinel 2B,  8 luglio 2017. 
Le aree vegetate appaiono in rosso.
Le aree bruciate appaiono in verde scuro. 
 
Dal 7 marzo 2017 gli occhi tecnologici del satellite europeo Sentinel 2 sono raddoppiati: al già presente Sentinel 2A si è aggiunto il 2B. Adesso il sistema di monitoraggio del programma Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea permette di avere la copertura dell'intera superficie terrestre con una risoluzione temporale di 5 giorni: ciò fa di Copernicus il più sofisticato sistema di osservazione della Terra.
I Sentinel-2 sono stati progettati per fornire informazioni mai raccolte prima sullo stato di salute dei terreni e della vegetazione del pianeta, utili anche per le politiche ambientali, anche perché per la prima volta sono disponibili e consultabili in modo gratuito e trasparente.

 

Secondo l'orbita programmata, il satellite effettua un passaggio sulla Toscana ogni 5 giorni circa. Per cui a tale cadenza temporale è possibile disporre di immagini a media - alta risoluzione che permettono di osservare i fenomeni in atto sul territorio e monitorare nel tempo l’evoluzione del territorio osservato. 

 

 

Monitoraggio della vegetazione e incendi

Nel caso degli incendi avvenuti nel grossetano ai primi di luglio, l'utilizzo delle immagini Sentinel permette di poter fare molto rapidamente delle valutazioni sulla superficie vegetata andata distrutta a causa dei roghi. 

Le immagini a fianco acquisite prima (A) e dopo (B) l'incendio permettono mettere in evidenza le aree di vegetazione andate distrutte nei roghi avvenuti nell'area di Castiglion della Pescaia.  Per perimetrare l'area percorsa dal fuoco e valutare l'estensione della superficie interessata dal danno si sono utilizzate immagini in falsi colori, in cui le aree vegetate appaiono in rosso mentre le aree prive di vegetazione risultano verde scuro.

L'ampia superficie scura perimetrata di verde è l'area andata a fuoco che risulta priva di vegetazione. Ad una prima analisi la superificie bruciata risulta attorno ai 130 ettari, dato leggermente inferiore a quello divulgato dai media nei giorni scorsi. Un motivo di tale discrepanza potrebbe essere legato al fatto che ad esempio alcune aree rosse (come quelle all'interno dell'area scura) potrebbero essere zone in cui sono presenti alberi ad alto fusto la cui chioma non è stata danneggiata (e compare quindi rossa nell'immagine da satellite) mentre il relativo sottobosco è andato distrutto.  Sopralluoghi in loco permettono ovviamente di comprendere meglio l'entità del danno.  

Il LaMMA, utilizzando le immagini gratuite a media/alta risoluzione dei nuovi satelliti Sentinel ed elaborandole con opportuni software, ha potuto perimetrare l'area e calcolare molto velocemente la superficie vegetata andata distrutta.  Anche dopo l'incendio, l'utilizzo delle immagini satellitari permette di monitorare la ripresa vegetativa di queste aree nel tempo.  Attività queste che i Comuni devono svolgere in ottemperanza a specifici obblighi di legge. 

 

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