Le boe "alla deriva" che aiutano a studiare il mare
Consorzio
Le boe "alla deriva" che aiutano a studiare il mare Consorzio

Delle 19 boe derivanti lanciate i primi di ottobre nel corso della missione oceanografica Milonga, ce ne sono 7 ancora funzionanti e in circolazione nel Mediterraneo che inviano dati in continuum sui parametri marini.

Milongposizione driftera è la missione di ricerca organizzata dal LaMMA nell’ambito del progetto Momar, coordinato dalla Regione Toscana, Settore Protezione e Valorizzazione della Fascia Costiera e dell'Ambiente marino.
Con l’obiettivo di studiare i parametri idrodinamici e biogeochimici delle acque del nostro arcipelago, un’equipe internazionale di ricercatori italiani, francesi e americani, ha condotto una campagna di misura facendo ricorso all’uso combinato di metodologie tradizionali, come profili puntuali e campionamenti, e strumenti di tipo lagrangiano, ovvero boe dotate di strumenti di misura, che vengono rilasciate in mare libere di spostarsi in balia delle correnti. Al contrario delle misure tradizionali, che rilevano i singoli parametri fisico-chimici in un determinato punto a istanti precisi, le boe derivanti consentono di produrre mappe diffuse e continue nel tempo, permettendo uno studio dei parametri marini molto più completo e complesso (nella figura si vede la traiettora delle boe lanciate e i valori del parametro Temperatura del mare, misurato nel corso del loro spostamento).

Queste misure sono state realizzate grazie alla collaborazione del LaMMA con l’IstLancio di un drifter ituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste e con la Scripps Institution of Oceanography (San Diego, US), centri all’avanguardia nella ricerca con questo tipo di strumenti. Grazie a questa collaborazione, nel corso della Milonga (che sta per MIsure Lagrangiane OceaNoGrafiche nell’Arcipelago sud toscano), sono state lanciate in mare 17 boe derivanti (superficiali e profonde) in diverse zone dell’arcipelago toscano e di queste le 7 ancora in funzione continuano a inviare segnali sulla loro posizione e sui parametri marini rilevati. Tutti queste boe, o drifter, sono infatti dotate di GPS per cui per ciascuna di esse è stato possibile seguirne la posizione momento per momento, fino a monitorarne lo spiaggiamento sulle coste dell’arcipelago, in Liguria in Corsica e perfino alla Maddalena.

Tutte le informazioni sono visualizzabili dalla pagina dell’OGS dedicata al progetto: 
http://nettuno.ogs.trieste.it/sire/drifter/deploy.php?id_web_pages=46  

Le ricadute operative della ricerca

Questa ricchezza di dati servirà ai ricercatori per migliorare la conoscenza delle dinamiche marine e per ottimizzare la calibrazione dei modelli oceanografici regionali. Il miglioramento della modellistica marina, oltre ad obiettivi di ricerca, ha anche importanti ricadute dal punto di vista operativo. La modellistica idrodinamica e ondametrica, oltre ad essere di grande utilità per il routing delle imbarcazioni commerciali, permette anche di avere previsioni più affidabili relativamente alla dispersione di sostanze inquinanti in mare, in casi di accidentali fuoriuscita del carico delle navi che trasportano idrocarburi o semplicemente per versamenti dalle cisterne del carburante. Anche i parametri di temperatura e quelli biochimici, come ad esempio le concentrazioni di clorofilla, costituiscono informazioni molto utili sullo stato di salute delle acque e sulla loro pescosità nelle diverse aree dell’arcipelago.

Il progetto 

La missione Milonga è stata realizzata nell’ambito del progetto Momar, Sistema integrato per il monitoraggio e il controllo dell'ambiente marino, che è un’azione di cooperazione transfrontaliera cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma Operativo Italia - Francia "Marittimo".  MOMAR mette insieme Regioni, Centri di ricerca e altri soggetti istituzionali della Toscana, della Sardegna e della Corsica per costruire un percorso comune sul monitoraggio ambientale marino.
Per informazioni e aggiornamenti: http://www.mo-mar.net/it/

Guarda il video andato in onda su RAI 3 all'interno della rubrica Il settimanale Toscana:

 

Altre informazioni sulle campagne oceanografiche del LaMMA:

La campagna MELBA

Il lancio della campagna MIlonga

Studenti partecipano alla missione MIlonga

Le foto della campagna sulla pagina Facebook del LaMMA