Mappe della probabilità di pioggia
Mappe della probabilità di pioggia
Per facilitare l'interpretazione della previsione di pioggia il bollettino meteorologico ordinario contiene per i primi 3 giorni di previsione delle mappe che indicano la possibilità di precipitazione.

Cos'è

Le mappe sono derivate direttamente dai contenuti del bollettino ordinario ed esplicitano sotto forma di "possibilità di precipitazione" l'incertezza insita nella previsione che potrebbe non emergere chiaramente dalla lettura del bollettino.
La previsione riportata nel bollettino resta deterministica (vedi La previsione) ma si pone come obiettivo di rendere percepibile l'incertezza spaziale con la quale il previsore deve confrontarsi ogni volta che formula un bollettino meteo apponendo simboli meteo su una mappa.
 
Le mappe vengono elaborate tenendo in considerazione di:
  • il livello di incertezza insito in ogni simbolo meteo: il simbolo "sole" o "poco nuvoloso" esprime una possibilità di pioggia (comunque non necessariamente nulla) decisamente diversa rispetto al simbolo "temporale" o "pioggia".
  • la tipologia di simboli circostanti: un simbolo "nuvoloso" circondato da simboli di pioggia implica una possibilità di pioggia superiore rispetto ad uno stesso simbolo "nuvoloso" circondato da simboli senza pioggia, questo proprio in considerazione dell'incertezza spaziale della previsione in fase di elaborazione del bollettino.

Cosa NON è

  • Le mappe sulla "possibilità di precipitazione" non forniscono alcuna indicazione sulla durata, la tipologia, l'intensità e i cumulati associati alle precipitazioni.
  • Non è un bollettino probabilistico: le mappe di “possibilità di precipitazione” si limitano a tradurre in "possibilità/rischio" una informazione puramente deterministica (ovvero basata su un solo scenario modellistico) e NON deriva da modelli puramente probabilistici di tipo “ensemble” (vedi Le previsioni probabilistiche).

Perchè

1) Incertezza spaziale e predicibilità della pioggia

La previsione del fenomeno "precipitazione" è sicuramente quella più soggetta ad incertezza, incertezza che può aumentare considerevolmente in alcune situazioni.
Per esempio, se si vuole prevedere l'occorrenza di un temporale primaverile-estivo, fenomeno che nella maggior parte dei casi ha una dimensione caratteristica di circa 20-50 chilometri quadrati e la cui durata è mediamente inferiore ad una ora (fenomeno quindi tipicamente discontinuo sia temporalmente che spazialmente), l'incertezza sulla sua localizzazione può essere elevata, e può aumentare con il dettaglio spazio-temporale richiesto per la previsione. In caso invece di precipitazioni legate ad un sistema perturbato esteso per centinaia di chilometri, denominato in gergo “fronte”, la previsione risulta generalmente meno incerta. 
L'incertezza legata alla tipologia di precipitazione e alla sua localizzazione può essere dedotta attraverso la lettura della situazione sinottica e da un'attenta consultazione del testo e delle mappe del bollettino ordinario, azioni, queste, possibili da parte di utenti “esperti”, mentre l'utente “medio” tende generalmente a richiedere la disponibilità di prodotti di rapida ed immediata interpretazione.  Per tutti questi motivi, la mappa del rischio di pioggia è un tentativo per rendere più facile l'interpretazione della previsione della precipitazione. 
 

2) Un aiuto contro le “cattive abitudini”

L'introduzione di questa innovazione nel bollettino deriva anche dai risultati del questionario che hanno confermato, anche per il "nostro pubblico", la tendenza a focalizzarsi unicamente sul "proprio simbolo" di interesse, senza guardare la configurazione complessiva del bollettino e quindi le icone vicine al "proprio simbolo".
Questo modo di interpretare e leggere l'informazione meteo è decisamente diffusa e trasversale ed è, del resto, comprensibile: chi guarda le previsioni meteo vorrebbe sapere con esattezza che tempo farà "a casa sua" il giorno x.
La tendenza sembra essere quella a concentrarsi sul singolo simbolo, senza dare rilevanza all’insieme, che, viceversa, può fornire informazioni aggiuntive sulle dinamiche meteorologiche legate al particolare pattern meteo. Per un meteorologo, ad esempio, il simbolo cerchiato in rosso nelle 2 mappe seguenti ha in sè un diverso contenuto di incertezza: il simbolo è lo stesso, ma nella seconda immagine il “rischio” che piova è maggiore.
La nuova mappa relativa al “rischio di precipitazione” vuole appunto rendere più chiara questa informazione, aiutando gli utenti a capire i diversi gradi del “rischio di pioggia” sul territorio, proprio per evitare che queste informazioni contestuali vadano perse nella (comprensibile) abitudine a guardare solo il singolo simbolo.
 

3) Una "traduzione" più fedele

Allo stesso tempo, questo nuovo strato informativo permette di restituire una rappresentazione che tenga maggiormente conto del complesso insieme di informazioni in possesso dei previsori al momento dell'elaborazione  del bollettino e che inevitabilmente viene impoverito nella sintesi finale costituita dalla mappa con i simboli.
Il bollettino meteo è infatti una rappresentazione semplificata di fenomeni per loro natura dinamici nel tempo e nello spazio ed è una “traduzione” che il previsore fa, condensando le informazioni scientifiche in suo possesso in un formato che sia comprensibile e utilizzabile, e che però, in quanto tale, è anche una riduzione della complessità.

In sintesi:

Abbiamo deciso di esplicitare delle informazioni che sono di fatto già presenti nel contenuto “ordinario” delle mappe di previsione, nell'ottica di avere una versione più ricca del bollettino, più aderente al bagaglio conoscitivo del previsore, e allo stesso tempo d'aiuto per gli utenti nell'interpretazione dell'incertezza associata alla previsione della pioggia.